Attualità - 10 dicembre 2019, 19:48

Le Sardine conquistano Torino: in 35mila a cantare Bella Ciao in una piazza Castello strapiena

Grande partecipazione alla manifestazione torinese delle sardine: giovani e anziani in piazza al grido di "Torino si Slega"

Ci si aspettava un’invasione e alla fine invasione è stata. Basta osservare piazza Castello dall’alto per rendersi conto che, con ogni probabilità, le sardine torinesi sono state in grado di battere ogni record di partecipazione. 

Potrebbero essere 35mila o addirittura 40mila i cittadini che questa sera, al grido di “Torino si Slega” sono scesi in piazza per manifestare contro il clima d’odio che, a detta degli organizzatori, imperversa nel paese. Nel mirino, inutile dirlo, soprattutto l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il leader della Lega è stato bersagliato da cori, cartelloni e striscioni, ma a colorare una piazza Castello piena da Palazzo Madama alla piazzetta Reale, sono state le sagome delle sardine e i tanti libri che i partecipanti si sono portati dietro.

Il momento clou della serata? Il canto di “Bella Ciao”. Un canto ripetuto più volte, ma decisamente particolare nella prima versione: la prima strofa è stata cantata a labbra serrate prima dalla cantante vercellese Alice Uli Pronto, la seconda sempre a bocca chiusa dalla piazza intera e la terza da tutti i presenti, con la voce. Un canto forte, che ha rimbombato per tutto il centro cittadino. La scelta di aprire la serata in questo modo è dettata dalla voglia di solidarizzare con le donne vittime di violenza rimaste in silenzio.

 

Alla manifestazione di piazza hanno partecipato diversi esponenti politici locali, sia del Partito Democratico che del M5s: da Damiano Carretto a Mimmo Carretta, passando per Francesco Sicari, in tanti si sono ritrovati uniti contro la Lega, nel movimento delle sardine.

In mattinata era stato proprio il capogruppo della Lega in Comune e assessore regionale Fabrizio Ricca a criticare la posizione tenuta dai colleghi: “"E' paradossale che un esponente di un partito di governo, che sicuramente non sta facendo del bene a questo Paese, decida di scendere in piazza per protestare contro un partito che al momento è all’opposizione e che fino a poco fa era un suo alleato”.

Al netto delle polemiche, rimane una piazza piena sino all'inverosimile: come già era capitato un anno fa con le madamine prima e i "No Tav" poi, Torino si conferma una città in grado di far partecipare un grande numero di cittadini alle manifestazioni di piazza. Oggi la scena è tutta per le sardine e il loro silenzioso e assordante "Bella Ciao". “Abbiamo pescato da una rete ma da una rete che libera e non imprigiona” è il messaggio degli organizzatori. Dal giovane con il cartello in mano all’anziano con la Costituzione, Torino si ritrova sotto il simbolo delle sardine.

Andrea Parisotto