Eventi - 29 ottobre 2019, 07:17

Alpi del Monferrato: al museo della Montagna le fotografie di Enzo Isaia

Inaugurazione fissata per le 18 del 29 ottobre. La mostra sarà aperta fino al 23 febbraio

Appuntamento con le fotografie di Enzo Isaia, dal 30 ottobre al 23 febbraio, presso il museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi - Cai Torino. L'inaugurazione è fissata per le 18 del 29 ottobre e il titolo dell'esposizione è "Le Alpi del Monferrato".

Nel corso dell’ultimo decennio, Enzo Isaia - tra i grandi nomi della fotografia piemontese - ha realizzato una serie di inconsuete fotografie del Monferrato, ponendone in evidenza la relazione con l’arco alpino. In mostra, una selezione di scatti che valorizzano tale straordinario paesaggio naturale e culturale attraverso le luci delle stagioni, con un approccio che mette in naturale relazione due eccellenze del nostro panorama regionale.

A differenza delle colline senesi, caratterizzate da grandi poderi punteggiati da cipressi e destinati alla coltivazione della vite, del grano, del sorgo o dell’olivo, le colline del Monferrato sono frammentate in infinite varietà di colture, distribuite

in appezzamenti che creano ogni mese scenari diversi: la vite, il nocciolo e i boschetti, poi i pioppeti delle pianure lungo il Tanaro, il grano, la soia e le barbabietole, che si alternano alla colza, all’orzo, al mais, al girasole, al coriandolo, all’erba medica, alla segale e al favino. Le fotografie di Isaia raccontano i colori che esplodono soprattutto in primavera e in autunno: dallo stesso punto di vista, con il variare della stagione, dell’orario e dell’ottica, Isaia ha realizzato immagini che

sembrano rappresentare luoghi assolutamente diversi.

Ma ciò che rende ineguagliabili questi paesaggi - che Isaia ha fotografato spaziando tra le province di Asti e Alessandria, tra la Langa e il Roero astigiani e nelle pianure intorno a Villanova d’Asti - è lo scenografico valore della corona delle Alpi: una maestosa presenza che fisicamente si trova a una distanza variabile tra i 90 e i 150 chilometri, ma che l’uso di differenti ottiche rende più o meno imponenti, vicine o lontane.

comunicato stampa