- 10 maggio 2019, 18:40

L'omaggio del Salone del Libro a Hector Germán Oesterheld: "Raccontò la dittatura argentina tramite i fumetti"

Il fumettista di Buenos Aires si è aggiunto alle fila dei Desaparecidos scomparsi durante la guerra condotta dal regime argentino: i suoi racconti ne hanno svelato le brutalità

Torino non dimentica Hector Germán Oesterheld. L'indimenticato fumettista argentino è stato celebrato nella Plaza de los lectores, spazio riservato all'omaggio della lingua spagnola.

Di fronte a una sala piena, Vittorio Giacopini e José Munoz hanno riconosciuto e ricordato quello che fu l'artefice di un capolavoro della fantascienza come Eternauta. Oesterheld, scomparso nel 1977 dopo esser stato prelevato da una squadra armata durante la Guerra Sporca argentina, è tra i tantissimi desaparecidos argentini. Eppure, nonostante la morte, il fumettista fu in grado di raccontare come nessun altro la dittatura praticata dal regime argentino.

Un racconto della realtà tramite il fumetto, un arte capace di valicare i limiti della letteratura contemporanea. Le immagini di Oesterheld hanno saputo portare agli occhi del mondo il terrore delle sparizioni, delle squadre della morte. Nonostante un dramma famigliare dovuto alla persecuzione da parte del regime, il fumettista di Buenos Aires è riuscito a mettere nei disegni e nelle vignette le sue sensazioni, lasciando alle generazioni future un racconto capace di tramandarsi nel tempo.

All'incontro, come detto, ha partecipato anche José Munoz, fumettista che nel corso della sua carriera collaborò con Oesterheld. Un racconto/incontro che ha rapito letteralmente il pubblico presente, ricordandogli quanto possono essere tremende le persecuzioni di un regime. Quegli orrori che Oesterheld, fumettista indimenticato e celebrato al Salone, ha saputo raccontare con sofferenza e precisione.

Andrea Parisotto