E’ vero che la gran parte dei suoi gol li ha segnati in serie B, ma non è colpa di Marco Ferrante se i colori granata, tra la fine degli Anni Novanta e l’inizio del Duemila, si sono esibiti più tra i cadetti che nel grande calcio. “Questo sarà un Natale diverso, con il campionato a farci compagnia anche sotto l’albero”, fa subito notare.
In attesa di scoprire cosa farà il “suo” Toro nella sfida di Santo Stefano contro l’Empoli, Ferrante si appresta a vivere la festa più bella con una grande reunion familiare: “Io, come tutti quelli che sono di origine meridionale, aspetto il Natale proprio per poter mettere tutti i miei cari seduti attorno alla tavola”. Poi ‘Ferro’ fa notare che il cibo è quasi un pretesto, “quello che conta è stare assieme e ritrovarsi, grandi e bambini, giovani e meno giovani”. Ma una cosa è assolutamente irrinunciabile: “Le lasagne, ma quelle fatte in casa. E’ un’abitudine che mi porto dietro da quando ero un bimbo e la mamma le preparava alla vigilia”.
Dopo aver celebrato la festa più bella in famiglia, domani ci sarà modo anche di buttare un occhio al campionato che scende in campo. “Bisogna accelerare, il Toro questa volta deve vincere”, dice Ferrante, senza usare giri di parole. “Bisogna mettere fieno in cascina in queste ultime due partite prima della fine del 2018. E poi ricaricare le batterie nella sosta e ripartire a gennaio facendo meglio di come il Toro aveva iniziato il girone di andata”.
L’obiettivo per ‘Marco gol’, deve essere l’Europa: “Basta giustificazioni, basta scuse, basta dire se si vinceva quella partita o se non si perdeva quell’altra... Bisogna guardare avanti e non voltarsi indietro e recriminare. Questo Toro è in grado di fare meglio di quanto ha combinato finora”.