Calcio - 25 ottobre 2018, 09:01

Gli ultimi istanti di vita dell’ex ultrà della Juve raccontati dalla sua ex compagna: “Era terrorizzato”

"Non dimenticherò mai più quella telefonata, il suo tono di voce agitato e spaventato. Non dimenticherò mai le parole che continuava a ripetermi: 'Dov’è Fabio, dov’è il nostro bambino?'"

L’ultima volta che ho sentito Raffaello è stato al telefono, poco prima che morisse. Non dimenticherò mai più quella telefonata, il suo tono di voce agitato e spaventato. Non dimenticherò mai le parole che continuava a ripetermi: 'Dov’è Fabio, dov’è il nostro bambino?'. Ho sempre pensato che Raffaello abbia deciso di fare quel volo di 23 metri giù dal viadotto autostradale perché per lui, in quel momento era il male peggiore. Per lui proteggere suo figlio era molto più importante che morire“.

Sono parole forti quelle che pronuncia con tono fermo e deciso Gabriella Bernardis, ex compagna di Raffaello Bucci, l’ex ultrà juventino dei Drughi, morto in seguito alla caduta, due anni fa, da un viadotto dell’autostrada Torino-Savona, all’altezza di Fossano.

Raffaello non era un uomo che si faceva spaventare facilmente, non si è mai tirato indietro nella vita, per questo non ho mai creduto che si sia suicidato. Credo piuttosto che qualcuno lo abbia portato a fare una simile, tragica scelta”.

Ed infatti la procura di Cuneo indaga su questa morte misteriosa, ipotizzando il reato di istigazione al suicidio.

Gabriella, dalla puntata di Report andata in onda lunedì 22 ottobre, emerge un giro di soldi cospicuo che suo marito gestiva ed il sospetto è che abbia riciclato i proventi del bagarinaggio dei biglietti della Juventus ricorrendo ad un metodo brevettato dalla ''ndrangheta, attraverso una ricevitoria compiacente. Lei non sapeva nulla di tutto questo?

Anche se non stavamo più insieme, tra me e Raffaello c’era un legame profondo e lui è sempre stato un padre esemplare per nostro figlio Fabio, che ora ha undici anni e ogni giorno mi chiede il motivo, quello vero, per cui il suo adorato papà è morto. Per questo sono convinta che dietro il suo misterioso suicidio ci sia stata la volontà di sacrificarsi per tutelare il nostro bambino. Raffaello però non ha mai parlato del suo lavoro con me. Io tante cose le ho scoperte solo dopo la sua morte”.

Come per esempio le sue ingenti vincite al gioco del Lotto o con i Gratta e Vinci.

Sì, infatti. Io sono anche andata a parlare con il titolare delle due ricevitorie dove Raffaello giocava e diciamo che non è stato molto contento di vedermi. Non credo che la Procura lo abbia già sentito, come persona informata sui fatti, eppure credo potrebbe essere interessante ascoltare cosa dice”.

Perché dice questo?

Cosa avrei dovuto pensare quando ho scoperto che Raffaello aveva vinto migliaia di euro nell'arco della stessa giornata, a volte a distanza di pochi minuti? Aveva centinaia di Gratta e Vinci, del Supernalotto, tutti vincenti. In un caso, nel giro di poche ore, avrebbe giocato 20 volte lo stesso numero, il 74, vincendo sempre. O era l’uomo più fortunato del mondo o c’è qualche cosa che non torna”.

Dove sono finiti tutti questi soldi?

Non lo so e neppure mi interessa saperlo. Io voglio solo capire il vero motivo che ha condotto al suicidio Raffaello Bucci, il padre di mio figlio, il quale ha bisogno di una risposta per poter crescere in maniera più serena”.

Gabriella, visto quello che sta emergendo dal suicidio del suo ex compagno, non teme di pestare qualche piede di troppo?

Sì certo. Ma mio figlio ha il diritto di conoscere la verità sulla morte di suo padre”.

NaMur