"Sul rendiconto 2017 Chiamparino smaschera sè stesso"

“Il rendiconto 2017 – ha dichiarato il Consigliere regionale Roberto Ravello – rappresenta l’eredità di Sergio Chiamparino e della sua maggioranza.

Un’eredità – prosegue Ravello – racchiusa in poche cifre, riportate nero su bianco nelle tabelle elaborate dalla Giunta regionale: 3 miliardi di residui attivi, 4 miliardi di residui passivi, 5 miliardi di crediti di dubbia esigibilità: è chiaro, e sarebbe disonesto intellettualmente negarlo, che vi è un’eredità pesante, ma da questi dati emerge anche una risposta insufficiente nella gestione del bilancio, che si è aggravata negli ultimi due esercizi.

Sempre le tabelle di bilancio testimoniano quello che sosteniamo da tempo: questa regione non investe. Le spese per investimenti nel 2017 sono state solo 275milioni, niente sul un bilancio di circa 20 miliardi.

Ancora una volta registriamo i classici escamotage contabili tesi a gonfiare le entrate: infatti nel rendiconto troviamo – 14 milioni sull’addizionale IRPEF, -10 milioni sull’accisa del gas naturale e –35 milioni sul recupero dell’evasione della tassa automobilistica.

Questa maggioranza – prosegue Ravello – non è stata nemmeno in grado di utilizzare appieno i fondi della programmazione comunitaria, ovvero l’unico strumento che avrebbe potuto e dovuto rappresentare un elemento di sviluppo e crescita per il Piemonte. Parliamo di un totale di 3 miliardi di euro per i quali ci sono ritardi sia nella programmazione che nei pagamenti, col rischio di vedersi tagliati i fondi.

Maggioranza bocciata anche sul fronte del patrimonio: un elenco di 6 pagine di beni disponibili, tra terreni ed immobili, la gran parte dei quali non utilizzati. Cosa se ne fa la Regione di un’unità immobiliare a Cava dei Tirreni e di una proprietà nella provincia argentina di Cordoba?

Con questo rendiconto – conclude il Consigliere regionale Ravello – Chiamparino smaschera sé stesso, in quanto i numeri certificano il fallimento complessivo della sua azione di governo”.