Distribuiscono caffè, "l'ultimo Hag italiano prodotto in Italia", i 57 dipendenti del gruppo Jde a rischio licenziamento, che da stamattina sono in presidio davanti a Palazzo Lascaris, in attesa di essere ricevuti in audizione dal Consiglio regionale del Piemonte.
"Lo stabilimento di Andezeno chiude - spiega Andrea Errico, delle Rsu del gruppo - dopo 60 anni di attività e lasciando a casa 57 dipendenti. E tutto questo pur avendo utili, con la sola scusa di trasferire tutto all'estero in altri stabilimenti europei dal gennaio 2019. Eppure qui sono nati prodotti come il Caffè Hag e Splendid, che in futuro non saranno più italiani". Il paradosso -- conclude Errico - è che il caffè Hag sarà prodotto all'estero ma venduto sul mercato italiano".
La protesta di oggi, partita davanti a Palazzo Lascaris e che nel pomeriggio proseguirà all'Unione Industriale, durante il primo incontro per l’avvio della discussione tra sindacati-azienda, è stata indetta da Flai Cgil e Uila Uil. Inoltre, da ieri davanti allo stabilimento c'è la tenda rossa della Flai in presidio permanente, mentre oggi le Rsu di Saiwa e della Lavazza andranno ad Andezeno a portare la solidarietà dei lavoratori di quelle aziende.
“Il governo si attivi seriamente per evitare la chiusura dello stabilimento di caffè di Anzedeno ed il licenziamento collettivo di tutti i 57 dipendenti”, ha chiesto in una interrogazione la deputata Pd Silvia Fregolent. "Si tratta - ha spiegato - di uno stabilimento, tra l’altro, dove la produzione è a pieno regime e che non ha mai registrato segnali di crisi”. “Piena solidarietà va ai dipendenti che oggi stano manifestando per il ritiro della procedura di licenziamento ed il mantenimento dell’attività”.
Alle 13 i manifestanti sono stati ricevuti dal presidente del consiglio regionale, Nino Boeti. Ecco le dichiarazioni di Andrea Errico davanti a Palazzo Lascaris: