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Economia e lavoro | 02 ottobre 2018, 12:24

Jde, "l'ultimo caffè Hag" prodotto in Italia offerto per protesta davanti al Consiglio Regionale (FOTO e VIDEO)

I 57 dipendenti dello stabilimento di Andezeno a rischio licenziamento in presidio in via Alfieri. Il presidente Boeti li ha ascoltati in audizione. Oggi pomeriggio la manifestazione si sposterà davanti all'Unione Industriale

Jde, "l'ultimo caffè Hag" prodotto in Italia offerto per protesta davanti al Consiglio Regionale (FOTO e VIDEO)

Distribuiscono caffè, "l'ultimo Hag italiano prodotto in Italia", i 57 dipendenti del gruppo Jde a rischio licenziamento, che da stamattina sono in presidio davanti a Palazzo Lascaris, in attesa di essere ricevuti in audizione dal Consiglio regionale del Piemonte.

"Lo stabilimento di Andezeno chiude - spiega Andrea Errico, delle Rsu del gruppo - dopo 60 anni di attività e lasciando a casa 57 dipendenti. E tutto questo pur avendo utili, con la sola scusa di trasferire tutto all'estero in altri stabilimenti europei dal gennaio 2019. Eppure qui sono nati prodotti come il Caffè Hag e Splendid, che in futuro non saranno più italiani". Il paradosso -- conclude Errico - è che il caffè Hag sarà prodotto all'estero ma venduto sul mercato italiano".

La protesta di oggi, partita davanti a Palazzo Lascaris e che nel pomeriggio proseguirà all'Unione Industriale, durante il primo incontro per l’avvio della discussione tra sindacati-azienda, è stata indetta da Flai Cgil e Uila Uil. Inoltre, da ieri davanti allo stabilimento c'è la tenda rossa della Flai in presidio permanente, mentre oggi le Rsu di Saiwa e della Lavazza andranno ad Andezeno a portare la solidarietà dei lavoratori di quelle aziende.

“Il governo si attivi seriamente per evitare la chiusura dello stabilimento di caffè di Anzedeno ed il licenziamento collettivo di tutti i 57 dipendenti”, ha chiesto in una interrogazione la deputata Pd Silvia Fregolent. "Si tratta - ha spiegato - di uno stabilimento, tra l’altro, dove la produzione è a pieno regime e che non ha mai registrato segnali di crisi”. “Piena solidarietà va ai dipendenti che oggi stano manifestando per il ritiro della procedura di licenziamento ed il mantenimento dell’attività”.

Alle 13 i manifestanti sono stati ricevuti dal presidente del consiglio regionale, Nino Boeti. Ecco le dichiarazioni di Andrea Errico davanti a Palazzo Lascaris:

Daniele Angi

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