Dopo oltre un'ora e mezza di riunione, qualche speranza tra i lavoratori Hag di Andezeno si stava formando. Invece i volti dei sindacalisti Flai e Uila, all'uscita del vertice con i rappresentanti di JDE (il gruppo olandese che tre anni fa ha preso possesso dello stabilimento), non lasciavano spazio a interpretazioni.
Musi lunghi, occhi lucidi. "Ci hanno ripetuto le stesse frasi dell'incontro a Milano. Vogliono chiudere. E non c'è stato modo di discutere di nessuna alternativa. Anzi, hanno pure detto che non si presenteranno all'incontro di domani, in Regione".
Denis Vayr (Flai CGIL) e Manuela Vendola (Uila) concordano sul fatto che non si arrenderanno: "Non siamo disposti a fermarci. E riteniamo molto grave che non vogliano sedersi a discutere con le istituzioni. Ci rivolgeremo anche al Ministero, perché il caso Embraco insegna che usando la volontà, le soluzioni si trovano. Bisogna reindustralizzare e cercare nuovi compratori".
Non si fa attendere la reazione dell’assessora regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, che stamane ha incontrato una delegazione di lavoratori in Consiglio regionale: “Ribadisco la richiesta rivolta alla multinazionale olandese proprietaria dell’impianto, dove si producono due storici marchi di caffè, a rivedere la propria decisione, individuando soluzioni alternative che consentano il mantenimento della produzione e dei posti di lavoro sul nostro territorio".
"La scelta di cessare l’attività e di non partecipare al tavolo regionale con i lavoratori e le istituzioni è poco plausibile - conclude - la Regione Piemonte resta naturalmente pronta a riconvocare le parti in qualunque momento, mantenendo aperto il canale del dialogo”.