L'Università degli Studi di Torino proverà a "salvare" il corso triennale in Psicologia, che quindi potrebbe partire anche nell'anno accademico 2018/2019.
Dieci giorni fa l'Università aveva annunciato la soppressione del corso triennale di Scienze e tecniche psicologiche, ammettendo che, dopo il "no" al numero chiuso pronunciato dal Tar, non sarebbe stato possibile offrire agli studenti un servizio adeguato ("Spazi e docenti non bastano per tutti"). Ora però si apre uno spiraglio, con il Senato accademico e il Consiglio di Amministrazione dell'Università che si pronunceranno in merito entro l'inizio della prossima settimana.
La discussione è arrivata oggi in Consiglio regionale, con un'interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera Maria Carla Chiapello (Moderati), che ha chiesto alla Regione di attivarsi per far in modo che le lezioni partano regolarmente a settembre e che il Piemonte non debba rinunciare all'unico corso triennale in Psicologia presente sul territorio. “La laurea in Psicologia all’Università di Torino - ha detto - è un’eccellenza del territorio, lo dimostrano anche le classifiche stilate dal Censis. Non si può sbattere la porta in faccia alle quasi duemila aspiranti matricole che ogni anno sgomitano per assicurarsi uno dei 400 posti a disposizione".
L'assessore Augusto Ferrari, a nome dell'assessora Monica Cerutti, che ha la delega al Diritto allo Studio, ha assicurato che l'Università si sta già attivando per far partire il corso triennale con nuove modalità - gradite al Tar - per il numero chiuso.
“L’Ateneo - ha spiegato l'assessore, citando una mail ricevuta dall'Università stessa - è conscio dell’importanza del Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e dunque sta effettuando ogni ulteriore valutazione per poter confermare la sua attivazione anche per il prossimo anno accademico 2018/2019. L’Ateneo ha ottenuto, a tal proposito, una deroga dal MIUR ai termini previsti per la chiusura della banca dati ministeriale riguardante l’attivazione dei Corsi di Studi. Ciò consentirà al Dipartimento di Psicologia di dettagliare in modo più approfondito le caratteristiche del Corso di Studi che motivano la presenza dell’accesso a numero programmato, nel rispetto delle previsioni di legge, del diritto allo studio e della efficacia dell’offerta formativa".