Si è chiusa ieri sera, 4 febbraio, la terza edizione del festival Seeyousound, che per nove giorni ha reso la musica l’unica protagonista sul grande schermo del Cinema Massimo di Torino.
Oltre 70 proiezioni che hanno registrato un incremento del 30% nelle vendite dei biglietti, per un festival che, sottolineano gli organizzatori, vive senza sovvenzioni pubbliche. L’ultima serata di Seeyousound ha assegnato i premi nelle varie sezioni competitive.
La giuria del Concorso Long Play, dedicato ai lungometraggi, composta da Johannes Klein, Victor Matizen e Mina Spiler ha premiato come miglior film “Oleg y las raras artes” di Andres Duque. Secondo i giurati, l’opera ha meritato per “l’attenta e accurata costruzione cinematografica e la visione lucida nel produrre un essenziale e toccante ritratto del compositore recentemente scomparso, traboccante del potente spirito della musica”. A “We Are X” di Stephen Kijak è stata poi assegnata una menzione speciale.
Tra i cortometraggi, nel Concorso 7 Inch, ha prevalso “Superimpose” di Daniel Kaufam. La giuria, composta da Maria Agostinelli, Vita Maria Drygas e Barbara Orlicz-Szczypula, ha sottolineato: “In 27 minuti di narrazione perfettamente orchestrata, Superimpose è capace di tenere insieme la passione per la musica con le piccole, grandi storie dei personaggi che racconta”.
Anche qui c'è una menzione speciale, che è andata a “Houvast” di Charlotte Scott-Wilson, già premiato al Manhattan Short.
Il Premio Nicola Rondolino per il miglior videoclip della sezione “Soundies” è stato consegnato a “Gosh” di Jamie, diretto da Romain Gavras. I giurati Michele Dalai, Stefano Sardo e Giovanni Veronesi hanno inoltre assegnato una menzione speciale a “Frankie Sinatra” dei The Avalanches, diretto da Fleur Fortune.
La giuria ha sottolineato l’altissima qualità dei videoclip in programma a Seeyousound, ma anche l’importanza del video musicale come forma d’arte.
Poi gli altri premi, che portano l’attenzione su altre perle preziose nel programma di questa terza edizione del festival. Il Premio Storytelling, assegnato da Alberto Campo, Grazia Paganelli, Elena Testa, Viola Sartoretto e Enrico Verra, è andato a “In Pursuit of Silence” di Patrick Shen, film della sezione Long Play.
“Il successo - ha spiegato la giuria -, tema conduttore della sezione Long Play di questa edizione di Seeyousound, è un soggetto complicato, che sovente ha a che fare con il chiasso e il trambusto. Andando controcorrente, abbiamo scelto il silenzio, rappresentato da un film che raccontando il silenzio celebra in realtà la musica e il suono”.
La miglior colonna sonora originale, alla quale è andato il Premio Rolling Stone, assegnato da Wu Ming Contingent, Sergio Ricciardone e Matteo Zampollo, è quella del toccante documentario “Stronger Than Bullets” di Matthew Millan.
La giuria del Premio speciale DAMS Direct A Music Short, composta da Lisa Armosino, Mauro Mola e Mauro Interdonato ha premiato “Digital Devil Saga” di Andrea Leonessa. Menzione speciale a “Fracture” di Francesca Giuffrida.
Anche il pubblico ha potuto votare, durante il festival, per scegliere il miglior film. Il Premio del pubblico - Diplomatico Audience Award è andato a “Born to Be Blue” di Robert Budreau, film sulla vita di Chet Baker.
Seeyousound, tra proiezioni, dj set e incontri, ha portato a Torino 64 ospiti tra registi, autori, attori e giurati provenienti da ogni parte del mondo. La voglia di musica e cinema, poi, ha accompagnato anche la serata in memoria di Gigi Restagno, che ha permesso di raccogliere oltre 1000 euro per la neonata Associazione Culturale Musicale Carlo U. Rossi.
Ma domenica 5 febbraio è ancora tempo di Seeyousound. Alle 18, al Cinema Massimo, sarà proiettato il film “Miss Sharon Jones”, vincitore del concorso lungometraggi di Seeyousound 2016. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Faro e il Museo Nazionale del Cinema: l’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione Faro.