Cultura e spettacoli - 24 ottobre 2016, 11:32

Asproni lascia la Fondazione Torino Musei:"Non è Appendino che mi caccia, sono io che mi dimetto"

Oggi avrebbe dovuto svolgersi l'incontro tra il sindaco e la Presidente sulla mostra di Manet

 

Non è lei che mi caccia, non potrebbe neppure farlo. Sono io che mi dimetto”. Con queste parole, rilasciate in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, Patrizia Asproni annuncia le sue dimissioni da Presidente della Fondazione Torino Musei.

E lo fa a poche ore dall’incontro con Chiara Appendino, sul caso della mostra di Manet. Da tempo tre le due i rapporti erano tesi, già quando il sindaco sedeva tra i banchi della maggioranza. Un contrasto culminato dieci giorni fa in dichiarazioni al veleno a mezzo stampa, quando sui giornali si era diffusa la notizia che Torino,  dopo aver ospitato le mostre su Degas, Renoir e Monet, rischia ora di perdere l’esposizione dedicata a Manet che avrebbe dovuto svolgersi 2017. Tra le motivazioni addotte da Skira, organizzatrice dell’evento, il cambio di giunta, che non avrebbe manifestato interesse.

Da lì sono volate accuse tra Asproni e Appendino, culminate poi nella decisione delle dimissioni della prima, a poche ore del confronto fissato per questa mattina. La Presidente Torino Musei ha voluto rilasciare un’intervista al Corriere della Sera: “Non ci vado, non ce n’è bisogno. Tolgo il disturbo. È un problema di mancato rispetto, delle competenze e del lavoro svolto. E ormai anche di profonda sfiducia in questa amministrazione”. Diverse le motivazioni addotte sulla scelta di dimettersi, tra le quali anche ragioni politiche, raccontate al Corriere della Sera: “La sindaca sa bene che il Comune deve ancora a Fondazione Torino Musei 7.5 milioni all’anno di contributi. Scaricare eventuali colpe è una fuga dalle proprie responsabilità. La reazione della sindaca risponde più alla tutela della sua immagine che non a quella della città”.

 

Cinzia Gatti