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Economia e lavoro | 22 giugno 2024, 07:00

Il Salame di qualità: come riconoscerlo e fra quali tipologie sceglierlo

Scegliere i salumi giusti per il proprio tagliere è un po’ come attingere dalla geografia dell’Italia, perché ogni specialità porta i sapori di terre incantevoli.

Il Salame di qualità: come riconoscerlo e fra quali tipologie sceglierlo

Siete a caccia di idee per festeggiare in compagnia un avvenimento importante? Qualunque sia il motivo del vostro rinfresco o buffet, sappiate che potete contare sulla ricca offerta gastronomica italiana, un repertorio di specialità provenienti da nord a sud dell’Italia, ciascuna con delle peculiari caratteristiche di sapore, consistenza e sensazioni olfattive.

L’Italia è una straordinaria fucina di ispirazioni quando si tratta di sorprendere gli ospiti a cena con qualcosa di veramente buono. Fra queste ci sono i salumi, con cui comporre invitanti e allegri taglieri, per portare a tavola tanti colori e fette dalle forme diverse. Tra queste specialità spiccano i salami, insaccati che fanno la gioia dei commensali grandi e piccoli, i quali si classificano per provenienza e metodo di lavorazione.

Scegliere i salumi giusti per il proprio tagliere è un po’ come attingere dalla geografia dell’Italia, perché ogni specialità porta i sapori di terre incantevoli. Se desiderate scoprire come scegliere il salame di qualità per il vostro evento in terrazza o all’aperto – vista la bella stagione ormai alle porte – non esitate a proseguire in questa lettura ricca di spunti appetitosi.

Come riconoscere un salame di qualità

Questo insaccato le cui origini risalgono al tardo medioevo, quando era usanza fra i contadini mettere la carne di suino avanzata in dei budelli dell’animale stesso, richiede una conoscenza approfondita delle sue caratteristiche organolettiche.

Per prima cosa un salame di qualità dovrebbe presentarsi uniforme nella sua componente di parti magre e grasse: quando si affetta con il coltello o all’affettatrice, l’insaccato deve presentare uno spessore uniforme e senza accumuli di grasso o parti vuote. Inoltre la pellicina che ricopre il prodotto alimentare, che può andare incontro alla formazione di muffe, dovrebbe essere trasparente oppure leggermente bianca, mai tendente al nero o al giallo.

Gli elementi per capire se un salame è di qualità, però, non finiscono qui. Infatti un buon prodotto dovrebbe avere una consistenza né troppo morbida né troppo dura, ma la giusta via di mezzo. Anche il colore è indice di buona o scarsa qualità: ad eccezione di qualche tipologia di salame – come il Ciauscolo, che presenta un colorito rosa pallido e una consistenza cremosa – il salume dovrebbe presentare una colorazione rosso vivo o rubino.

Le più famose tipologie di salame

Adesso che sono note le regole per riconoscere un salame di qualità, non resta che scoprire le tipologie più famose di questo saporito salume, che hanno fatto letteralmente la storia della buona tavola italiana.

  • Salame di Milano: noto anche come ‘milanese’ o ‘crespone’, questa specialità lombarda si caratterizza per una grana detta a chicco di riso, complice la sua macinatura sottile e un impasto a base di carni di suino e di vitello. La pasta di salame è inoltre arricchita da sale, spezie e aglio. Si presenta con una tipica forma cilindrica e il suo diametro raggiunge i 10 centimetri di larghezza;
  • Salame ungherese: a dispetto del nome, questa specialità di salumeria è frutto dell’ingegno di alcuni operai italiani emigrati in Ungheria, dove hanno iniziato a produrre per il proprio sostentamento una tipologia di salame che – nelle fattezze – ricorda quello di Milano. Questa specialità si caratterizza per un impasto di sola carne di suino, aggiustata con sale, pepe e paprika, che insieme danno vita a un sapore piacevolmente pungente;
  • Salame di Napoli: è la specialità di salumeria più famosa e celebre della Campania. Si caratterizza per un diametro che non supera i 6 centimetri e per un procedimento di stagionatura che dona al prodotto un sapore decisamente accattivante;
  • Ventricina: come suggerisce il nome, questa tipologia di salame viene prodotta principalmente con le carni ricavate dal ventre del suino, che donano al prodotto un sapore pieno, armonico e deciso. Le sue origini si collocano fra Molise e Abruzzo e a rendere speciale il suo impasto è l’aggiunta di peperone secco, garanzia di un caratteristico colore aranciato e un sapore leggermente piccante.

Queste sono solo alcune delle più note varietà di salame, particolarmente amate dal pubblico italiano, che li seleziona in base al gusto personale o all’abbinamento che ha in mente per i propri piatti.

Richy Garino

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