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Economia e lavoro | 19 giugno 2024, 10:03

Il biologico artigianale sgomita nell’era dell’industrializzato

Nell’era dell’industrializzazione alimentare, il biologico artigianale si distingue come un baluardo di qualità, autenticità e sostenibilità. Ma perché questa affermazione? Per potere comprendere appieno il suo valore dobbiamo analizzare le fondamenta su cui si poggia.

Il biologico artigianale sgomita nell’era dell’industrializzato

Nell’era dell’industrializzazione alimentare, il biologico artigianale si distingue come un baluardo di qualità, autenticità e sostenibilità. Ma perché questa affermazione? Per potere comprendere appieno il suo valore dobbiamo analizzare le fondamenta su cui si poggia.

A differenza del biologico industriale, il biologico artigianale nasce da metodi tradizionali, rispettosi dell’ambiente e della biodiversità. Ogni prodotto è frutto di una cura meticolosa e di pratiche agricole che non solo preservano le risorse naturali, ma esaltano anche i sapori autentici e le tradizioni locali.

Il biologico artigianale si distingue per la sua produzione in piccoli lotti, un processo che privilegia la qualità sopra la quantità. Questa pratica consente ai produttori di dedicare un'attenzione particolare ad ogni fase della produzione, garantendo un controllo accurato della qualità e una cura meticolosa per ogni singolo prodotto. Ogni lotto è trattato con cura e dedizione, permettendo di preservare i sapori autentici e le caratteristiche distintive dei prodotti, e offrendo un'esperienza unica e prelibata a chi li gusta.

Sfide e Opportunità

Nonostante i numerosi vantaggi, il biologico artigianale deve affrontare diverse sfide. La concorrenza con i prodotti industriali, spesso più economici, è una delle principali difficoltà. Inoltre, i piccoli produttori devono confrontarsi con una burocrazia complessa e con la necessità di innovare continuamente per rimanere competitivi.

Tuttavia, le opportunità sono altrettanto significative. La crescente consapevolezza dei consumatori riguardo all’importanza della sostenibilità e della qualità del cibo sta creando un mercato sempre più ricettivo ai prodotti biologici artigianali.

Una delle pratiche fondamentali di questo tipo di agricoltura è poi la rotazione delle colture. Questa tecnica prevede il cambio periodico di coltura su un determinato terreno anziché coltivare lo stesso tipo di pianta continuamente sulla stessa area. 

Quali benefici ha la rotazione delle colture?

-Miglioramento della fertilità del suolo: Le piante contenendo diversi tipi di nutrienti ne possono arricchire o assorbire le proprietà, riducendo così la necessità di fertilizzanti chimici.

-Riduzione dei rischi legati ai parassiti: La rotazione interrompe i cicli di vita di alcuni parassiti, riducendo il rischio di malattie delle piante e contribuendo a creare un ambiente agricolo più sano e resistente alle fluttuazioni ambientali.

Sostenibilità e Filiere Corte

Le filiere corte sono un altro elemento cruciale del biologico artigianale. Riducendo il numero di intermediari tra produttore e consumatore, si garantisce una maggiore trasparenza e un prezzo più equo per entrambe le parti. Inoltre, questo modello di distribuzione riduce l'impatto ambientale legato al trasporto e allo stoccaggio dei prodotti, contribuendo a una maggiore sostenibilità del sistema alimentare.

Valorizzare il biologico artigianale

In un clima di forte crescita dell’industrializzazione, emergono piccole realtà che cercano di affermarsi grazie al mondo digitale. In particolare, nel Sud Italia, l’agricoltura tradizionale continua a prevalere, producendo materie prime bio artigianali che esaltano la genuinità di questi territori. Piattaforme online come Foodentyco permettono di acquistare frutta e verdura a km 0, sostenendo le piccole produzioni locali, e permettendo loro di raggiungere un pubblico più ampio superando le limitazioni geografiche. Questa start-up garantisce un giusto compenso agli agricoltori, contribuendo a mantenere vive le tradizioni di questa terra incontaminata.

Richy Garino

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