Basta Spaccate. Un appello che ha ottenuto un'adesione di quasi il 100% in Borgo Filadelfia, in particolare (ma non solo) nei negozi di via Tunisi, piazza Galimberti e via Montevideo. Sono state decine, nella giornata di ieri, le vetrine che hanno abbassato le saracinesche a metà, esponendo il cartello "Chiudiamo oggi per non chiudere per sempre. Stop alle spaccate".
Cinque minuti di stop, per far sentire la voce di chi - ormai da mesi - è costretto a fare i conti quasi quotidianamente con episodi di furti, tentate rapine e degrado in generale. L'ultima "ondata", lo scorso venerdì notte. Ma non è stato che l'ultimo di una serie di campanelli d'allarme che ormai risuonano sempre più forte e a cadenza regolare.
Tanto che, in un passato piuttosto recente, è stato organizzato anche un Consiglio circoscrizionale aperto sul tema della sicurezza. Perché gli episodi preoccupanti, nella zona, non si contano più: dagli atti vandalici alla targa in ricordo di Valentino Mazzola in piazza Galimberti alle risse con spargimento di sangue in via Tunisi. E ancora l'esplosione di un ordigno "artigianale" pochi isolati prima, davanti alle scuole e appunto i casi di rapina o furti, ai danni delle farmacie e non solo.
"Abbiamo organizzato una serrata di protesta - spiegano i responsabili di questa iniziativa spontanea tra i commercianti e i residenti - in modo simbolico: cinque minuti per protestare contro il degrado e le continue spaccate nella nostra zona". Questa non sarà però una iniziativa isolata: "Sarà la prima di una serie di azioni che continueremo nei prossimi mesi se non verranno presi provvedimenti. La protesta continuerà al grido di Stop alle spaccate".
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