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Economia e lavoro | 03 giugno 2024, 13:01

Intel chi? A Orbassano arriva Aixtron, colosso tedesco dei microchip. Urso: "Torino scrive il futuro del Paese"

Macchine per creare semiconduttori nel futuro del territorio sabaudo. Sara riqualificato uno stabilimento al confine con Beinasco. Si creeranno 200 posti di lavoro, fino a 4000 di indotto. Si parte con una decina di milioni di investimenti

Intel chi? A Orbassano arriva Aixtron, colosso tedesco dei microchip. Urso: "Torino scrive il futuro del Paese"

Dalla Renania in Piemonte, per delocalizzare (per una volta) nella direzione "giusta". Aixtron, nata nel 1983 come spin off di un ateneo teutonico, ha scelto il nostro territorio per un investimento che rappresenta un passo avanti importante nel settore dei semiconduttori. Una strategia che permette di mandare in archivio con meno rimpianti la partita di Intel. Anche se rimane il testa a testa con un'altra regione del Nord per la partita di Silicon Box, da Singapore.

Urso: "Torino scrive il futuro del Paese"

"Aixton ha già sedi in Paesi importanti, compresa la Cina e la Corea e in questo modo anche il nostro, di Paese, fa passi avanti nel mondo dei microchip", commenta il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. "L'Italia si sta avviando a diventare uno dei principali produttori europei nel campo dei semiconduttori. Inoltre questo afferma il ruolo strategico del Piemonte nel mondo delle tecnologie abilitanti. Torino sta disegnando il futuro per sé, per il Piemonte e per il nostro Paese. Non per nulla l'abbiamo scelta per il Centro di Intelligenza artificiale per l'industria".

E ovviamente, il comparto automotive è molto coinvolto. "L'auto del futuro, tra elettrico e ibrido, passa da questo tipo di tecnologie. Spero che Stellantis riafferma le sue radici italiane e torinesi e che queste produzioni possano continuare a essere fatte a Mirafiori", conclude Urso.

"Nella nostra nuova location a Torino ci sentiamo a casa - dice il presidente e ad dell'azienda tedesca, Felix Grawert -. Noi produciamo i macchinari e i dispositivi che permettono di realizzare i microchip che poi finiscono nelle fabbriche e vengono applicate. In particolare, siamo specializzati per le componenti della terza e della prossima generazione. Soprattutto in un momento in cui la sfida è l'efficientamento dell'uso dell'energia".

Fame di spazio

Negli ultimi quattro anni l'azienda è cresciuta di tre volte. "Ecco perché abbiamo bisogno di nuovi spazi e perché abbiamo scelto Torino - aggiunge Grawert -. Abbiamo analizzato molti siti possibili in Europa, ma qui abbiamo trovato una rete di imprese e un ecosistema ideale per i semiconduttori. Questo è fondamentale per il nostro settore e qui abbiamo uno dei maggiori ecosistemi di tutta Europa e siamo orgogliosi di essere qui".

Tra Orbassano e Beinasco

"Saremo in una fabbrica già esistente tra Beinasco e Orbassano (in via 1 Maggio 2/5, ndr), con alcune strutture già presenti e quindi pensiamo di fare in fretta. Entro l'anno pensiamo di partire con un centinaio di nuovi posti di lavoro, mentre nel giro di qualche anno pensiamo di arrivare a duecento. Però è solo un impianto di assemblaggio: abbiamo trattative con fornitori per arrivare ad almeno 2-4.000 persone di indotto".

L'investimento, per ora, non è enorme. "Possiamo partire con un investimento a doppia cifra di milioni, ma puntiamo a crescere nel futuro".

Gay: "Sappiamo attrarre investimenti"

"Questo meccanismo interpreta la capacità del nostro territorio ad attrarre investimenti - sottolinea Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte - e con notizie come quella di oggi speriamo di poter fare sempre di più, guidando al meglio la twin transition". "L'insediamento è importante - aggiunge - ma è significativo anche lo scesario di crescita come filiera. Ed è un bene che la partenza sia immediata".

"Siamo pronti a dare tutto il nostro sostegno per qualunque necessità per il nuovo insediamento - aggiunge Dario Gallina, presidente della camera di commercio di Torino -, saremo anche vicini di casa con la mia azienda, in quell'area".

Massimiliano Sciullo

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