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Cultura e spettacoli | 02 giugno 2024, 09:48

NUOVE NOTE - Puso: "Un progetto di musica-canzone e satira"

Performer, umorista, scrittore e produttore musicale, nato a Torino nel 1980, inizia a scrivere canzoni in adolescenza mescolando il serio al faceto

Puso

Puso

È stato co-fondatore e frontman della band ska-punk I Markomerlo e con questa ha aperto i concerti di Statuto e Subsonica. È tra i pionieri del Teatro della Caduta, dove con il duo Alfredo e Algelo si esibisce in canzoni comiche inserite in gag umoristiche da lui scritte, da questa esperienza nasce una attività di buskers in giro per la penisola. Il progetto Puso cambia diventando musico-teatrale con brani scritti, suonati e registrati personalmente da egli stesso. Nel 2022 debutta al teatro Baretti di Torino con lo spettacolo comico musicale: "Come diventare un cantautore famoso e successivamente un sex symbol portoricano" che replica lungo la Penisola per i due anni successivi. Del 2024 lo spettacolo teatrale "Incetta d'autori", sempre con debutto al teatro Baretti, da lui scritto diretto e interpretato in compagnia dei cantautori di Morto dal Vivo.

Come si avvicina Puso alla musica e perché si chiama così?

Puso si avvicina alla musica in punta di piedi, grazie alla nonna, celebre maestra di danza, che gli insegna a suonare l’ocarina. A causa di un equivoco lessicale però, questa attività gli crea diverse rogne con quelli della protezione animali. La musica invece si chiama così dal greco, credo.

È stato co-fondatore di un gruppo ska-punk, cosa le è rimasto musicalmente di quell’esperienza?

La percezione che non sia necessario conoscere la musica per farla e il gusto della provocazione, ma soprattutto ore di condivisione in compagnia di alcune tra le menti più brillanti della Torino di quegli anni. E questi sono fatti. Ce lo dicevano in molti, credo si notasse dai nostri occhi rossi.

Il suo è un progetto musico-teatrale, ce lo descrive?

A me piace definirlo come un grande balcone che da su una piazza, da cui vi è affacciato un cavallo. In questo contesto immaginifico, il balcone rappresenta la messa in scena, la piazza le note musicali e il cavallo una di quelle dolcissime palline di naftalina che si trovavano a centinaia nelle vecchie case di una volta.

Cosa ispira la scrittura dei suoi testi?

Sono una persona metodica. Ogni mattina mi alzo, apro due uova in un bicchiere, ¼ di latte, della crusca, un pizzico di caffè in polvere e poi butto tutto via. Imbevibile quella roba. Poi inizio a scrivere, due pagine complete di ogni lettera dell’alfabeto, che io alla bella grafia ci tengo. Mi piace poi tenermi in forma, andare a rincorrere. Scendere giù in strada, spaventare una suora e via, rincorrerla, ma non con la reale intenzione di acciuffarla per carità, che detto tra noi non saprei neanche dove metterla. Giusto così, come buona scusa per osservare la città. Tutto questo mi permette di vedere ma anche di sentire, di annusare e di comprendere ma, lasciatemelo dire, non per forza in questo ordine.

Perché nonostante abbia registrato dei brani non ha mai deciso di pubblicare un disco?
Penso sia importante riabituare e riabilitare le persone all’azione, alla partecipazione. L’arte come rappresentazione estemporanea, come evento unico e questo può succedere solo nel live. In una società votata alla continua e continuata mercificazione dell’immagine, a volte l’assenza può essere una forma di ribellione, una scelta politica, un messaggio di speranza. Siamo nell’era della sovraesposizione e, a causa di questo, la qualità delle fotografie ne risente parecchio, rendendo l’immagine del mondo di difficile comprensione.

La sua Torino musicale e non.

E non.

News, live in programma, appuntamenti.

Domenica 9 ultima data di Godendo Domingo, il format della domenica pomeriggio che facciamo al Rock n beer di Torino per dare una giusta continuità all'alcolismo del sabato sera. Questa estate sarò in giro per la penisola con lo spettacolo comico musicale tratto dal libro che ho pubblicato per Edizioni del Faro dal titolo “Il mio pescegatto si mangia da solo” in attesa della uscita del prossimo volume in arrivo a fine 2024. Dopo le date che ho già completato di Milano e Torino sarò il 16 a Casale, il 21 a Sanremo, il 22 a Diano Marina e il 28 a Cuneo. Per giungere poi fino in Sicilia ad Agosto. Per muovermi ho deciso di non usare i comuni mezzi di trasporto, ma di accettare la gentile proposta di Fratelli d’Italia che mi ha messo a disposizione due dei loro militanti, i quali si sono offerti di portarmi in spalla. Io risparmio sulla benzina, loro sfogano tutta quella grinta che rischia, in alcuni casi, di sfociare in nostalgia.

Federica Monello

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