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Cultura e spettacoli | 31 maggio 2024, 16:11

El Paraíso al Cinema Fratelli Marx: la proiezione in presenza del regista Enrico Maria Artale

Mercoledì 5 giugno

El Paraíso al Cinema Fratelli Marx: la proiezione in presenza del regista Enrico Maria Artale

Mercoledì 5 giugno alle ore 20.30 al Cinema Fratelli Marx  anteprima del film El Paraíso alla presenza del regista  Enrico Maria Artale e i protagonisti Edoardo Pesce e dalla Colombia Margarita Rosa De Francisco, star del cinema sudamericano, cantante, conduttrice televisiva. 

Il film presentato in Orizzonti alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è valso il Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura a Enrico Maria Artale e il Premio Orizzonti per la Miglior Interpretazione Femminile a Margarita Rosa De Francisco, ha come protagonista  Edoardo Pesce (David di Donatello per Dogman di Garrone), Margarita Rosa De Francisco, Maria del Rosario e Gabriel Montesi.

Il film ha vinto anche il Premio Arca - Cinema Giovani come Miglior Film Italiano a Venezia, votato da una giuria di giovani tra i 18 e i 26 anni, ed è stato presentato in numerosi festival in tutto il mondo, tra cui quelli di Santa Barbara, Haifa, San Paolo.

La trama  

Julio Cesar ha quasi quarant’anni e vive ancora con sua madre, una donna colombiana dalla personalità trascinante. I due condividono praticamente tutto: una casetta sul fiume piena di ricordi, i pochi soldi guadagnati lavorando per uno spacciatore della zona, la passione per le serate di salsa e merengue. Un’esistenza ai margini vissuta con amore, al tempo stesso simbiotica e opprimente, il cui equilibro precario rischia di andare in crisi con l’arrivo di Ines, giovane ragazza colombiana reduce dal suo primo viaggio come “mula” della cocaina. Tra desiderio e gelosia la situazione precipita rapidamente, al punto che Julio si troverà a compiere un gesto estremo, in un viaggio doloroso che lo porterà per la prima volta nella sua terra di origine. 

«Il film – afferma il regista - è una storia d’amore tra una madre e un figlio, una tragedia colorata che affonda i propri eroi nelle sfumature cangianti dei loro umori più intimi, nella delicatezza e nella violenza. È il racconto quasi mitologico di un legame basato sul sangue che ho tentato di sottrarre al giudizio, senza voler stabilire se ciò che unisce profondamente i due protagonisti sia un atto di amore, più forte delle convenzioni sociali, o un atto psichico disfunzionale che dimostra l’impossibilità di accettare una naturale separazione. Possiamo davvero tracciare una linea che distingua amore e follia, la forza irriducibile del sentimento dalla paura profonda di restare soli per sempre?».


redazione

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