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Cronaca | 30 maggio 2024, 11:28

Un gruppo di studenti pro Palestina si incatena davanti al rettorato: "Stanno bruciando le persone e non vogliono parlarci"

Gli studenti di Intifada Studentesca, che stanno occupando Palazzo Nuovo, si sono collegati col Senato Accademico online ma il loro audio è stato silenziato

Gruppo di studenti pro Palestina si incatena davanti al rettorato

Gruppo di studenti pro Palestina si incatena davanti al rettorato

Alcuni giovani di Intifada Studentesca si sono incatenati al cancello del Rettorato, lato via Po, per chiedere un incontro col rettore Stefano Geuna. Alle 9 era previsto il Senato Accademico online e alcuni di coloro che dal 13 maggio occupano Palazzo Nuovo hanno potuto collegarsi con la seduta, grazie alla presenza del rappresentante degli studenti Michail Papadopoulos.

"Incatenati fino a quando non avremo un confronto di persona"

Solo a lui è stato permesso di prendere parola, in quanto membro del Senato e, quando una delle studentesse incatenate ha iniziato a parlare, il suo audio è stato silenziato. "Resteremo incatenati fino a quando non avremo un confronto di persona - ha dichiarato - e la possibilità di sedere al tavolo con loro. Stanno bruciando vive delle persone, stanno massacrando un popolo e non vogliono venire a parlarci perché sanno che abbiamo ragione".

La richiesta di rivedere gli accordi con le università israeliane

Secondo gli studenti le regole hanno prevalso sull'empatia: i docenti hanno parlato di scritte sui muri e non dei 45 morti civili nel raid a Rafah, di guerra in Ucraina e non dei 36 mila palestinesi uccisi a partire da ottobre. La loro richiesta di rivedere gli accordi con le università israeliane, valutando il rischio di dual use delle ricerche, non è stata presa in considerazione.

La nota di Unito: "Discussione ampia e articolata"

"Questa mattina il Senato Accademico dell’Università di Torino si è aperto con un’ampia discussione introdotta e sollecitata dal Rettore sui temi della protesta in corso e dell’occupazione di Palazzo Nuovo e di altri spazi dell’Ateneo, dando vita ad un confronto approfondito e articolato nel rispetto delle diverse posizioni", ha fatto sapere Unito con una nota diffusa nel primo pomeriggio.

"È stata nuovamente affrontata la questione degli accordi con le Università dei Paesi in guerra insieme al tema del “dual use”, ricordando che la Commissione Ricerca del Senato ha avviato da tempo un’istruttoria in materia. Nel corso della seduta diversi membri del Senato hanno ribadito una posizione di rifiuto a ogni forma di boicottaggio con la consapevolezza comune a Senatrici e Senatori che occorra proseguire sulla strada del dialogo e della ricerca di forme costruttive di mediazione", prosegue la nota.

"Nel contesto della discussione si è fatto riferimento ai diversi momenti di dialogo e confronto condotti da delegazioni dell’Ateneo o all’interno dei Dipartimenti e si è sottolineato che il dialogo rimane aperto nel rispetto delle esigenze della vita democratica e istituzionale dell’Ateneo, come peraltro è accaduto nel corso della seduta odierna, respingendo modalità che non rispettino tali esigenze. Per questo, dispiace constatare che sussistano ancora posizioni intransigenti da parte degli occupanti", conclude l'Università di Torino.

Francesco Capuano

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