Una giornata di sciopero e tre ore di presidio simbolico (dalle 9 alle 12) davanti al punto vendita di corso Racconigi. Sono questi gli estremi dello sciopero che vedrà coinvolti i lavoratori dei supermercati Pam, secondo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs "angeli del Covid già dimenticati" e che "possono anche fare le pulizie tra un cliente e l'altro".
"Il lungo periodo di pandemia avrebbe dovuto insegnare a tutti l'importanza dei lavoratori del Commercio e dei Servizi - dicono i rappresentanti dei lavoratori nel motivare la protesta -. Solo un anno fa sembravamo tutti consapevoli di quanto sia indispensabile l'accurata pulizia e la sanificazione degli ambienti, di quanto sia determinante chi ci permette di rifornire le nostre dispense, del valore di chi lascia a casa preoccupazioni e problemi e ci accoglie in negozio per servirci. Nei supermercati PAM tutto ciò sembra essere già stato dimenticato".
"L'azienda ha comunicato dalla sera alla mattina, senza nessun confronto - dicono ancora le sigle sindacali -, che molte attività di pulizia e igiene dei supermercati non verranno più svolte dalle imprese di pulizia e dovranno essere svolte dalle commesse e dai commessi dei supermercati nel proprio orario di lavoro".
"Pam - aggiungono - pretende dai propri dipendenti che imbraccino secchio, ramazza e stracci per pulire pavimenti, laboratori, reparti freschi fra un cliente e l'altro, così da essere più produttivi e consentire all'azienda di risparmiare. E la professionalità? La formazione? L'attenzione alle corrette procedure? Tutto passa in secondo piano davanti agli incassi! Sono lontani ormai i tempi degli "Angeli del Covid". Da un giorno all'altro sono state ridotte le ore destinate a chi è impiegato nel pulimento, ed è forte la preoccupazione per i posti e per le ore di lavoro di chi vive di poche centinaia di euro facendo pulizie in un supermercato PAM, mentre le addette e gli addetti di questa storica catena di market si vedono oggi demansionati e sviliti nella poro professionalità".