Piemonte al quarto posto tra le regioni italiane per morti sul lavoro, mentre Torino è addirittura la seconda provincia in tutto il Paese. Sono i dati terribili su fonte Inail diffusi ieri, in occasione della prima di tre giornate del Forum Sicurezza Torino 2019, che fino al 23 maggio vede il Centro Congressi Torino Incontra di via Nino Costa la cornice per la quarta edizione della manifestazione organizzata - a cadenza biennale - dall'Ordine degli Architetti di Torino e dalla Fondazione per l'Architettura Torino.
Scorrendo le cifre, si scopre così che la nostra regione si piazza nella quarta posizione di una classifica davvero triste: quella delle tragedie legate a incidenti mentre si compie la propria attività professionale. Il primo posto è della Lombardia, con 113 casi di decesso nel corso del 2018: una cifra ancora più pesante se si contano anche quelli in itinere (si arriva a 163). Quindi ci sono Emilia Romana e Veneto con, rispettivamente, 84 e 69 decessi sul luogo di lavoro, ma con un totale di 115 con quelli in itinere che li piazza al secondo posto). Il Piemonte ne ha contati 68, ma anche in questo caso la cifra sale fino a 98 se si considerano anche quelli nella strada da o verso il luogo di lavoro.
E purtroppo i nostri territori si confermano tra i più funestati da queste tragedie anche a livello provinciale, dove la vetta è occupata da Roma (40 infortuni mortali nel 2018), mentre Torino è seconda con 33, al pari di Milano. Se si considerano anche gli infortuni totali, compresi quelli in itinere, si sale a 44 casi, ma la posizione diventa la terza, lasciandosi superare proprio da Milano. Le altre province piemontesi si trovano più indietro, con Cuneo al 19esimo posto con 10 casi, Alessandria al 34esimo con 8 casi, Asti al 41esimo con un caso in meno. Vercelli, con 4 casi, è al 66esimo. Anche Novara ne conta 4, mentre nel Vco se ne sono contati 2.
Nel 2017, il Piemonte aveva contato 83 incidenti mortali sul lavoro, in crescita del +2,5% rispetto al 2016. Erano state 47.457 le denunce di infortunio (sostanzialmente stabili rispetto al 2016), di cui 7.792 nel tragitto casa-lavoro. Ben 6.930 riguardavano lavoratori stranieri.
I casi di malattie professionali sono state 1.948, fortunatamente in calo del 10,1% rispetto al 2016, di cui 307 casi di tumore (anche qui il calo è del -10,5%).
Ma quel che preoccupa è che purtroppo la tendenza nei mesi di gennaio e febbraio 2019 sembra non promettere nulla di buono: gli infortuni già denunciati sono stati 8.013 (contro i 7500 dello stesso bimestre 2018), di cui 11 già mortali. Le denunce di malattie professionali sono state 334, contro le 320 dello scorso anno.
Una vera e propria emergenza, che non sfugge agli stessi architetti. "La sicurezza è un valore universale - ribadisce il presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino Massimo Giuntoli - perché è un diritto di tutti i cittadini, 365 giorni all’anno. La scelta di consolidare il Forum della Sicurezza, un grande evento aperto al pubblico, come appuntamento fisso nella programmazione torinese nasce dalla volontà di promuovere la cultura della sicurezza, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra gli amministratori e gli utenti finali nella convinzione che la consapevolezza diffusa sia la prima garanzia di sicurezza. Non a caso nel programma di incontri si darà spazio anche al ruolo che la scuola e le istituzioni culturali possono svolgere per la sensibilizzazione su questi temi. L’obiettivo è rendere Torino Capitale della Sicurezza”.