Spiritual, canti di lavoro, folk songs, murder ballads: un viaggio che nasce nel profondo Sud degli Stati Uniti e che estende gradualmente in tutto il mondo arrivando, di decennio in decennio, epoca dopo epoca, fino ai giorni nostri. È questo l’itinerario di I Had a Dream: la storia della musica americana rivisitata attraverso fatti di cronaca che hanno inciso sulla cultura del Paese e hanno trovato eco immortali nella canzone.
Tra racconti, voce e chitarra di Gigi Giancursi, voce chitarre ed effetti di Umberto Poli, si passerà dalle murder ballads di fine Ottocento a Charles Manson, Lead Belly, Neil Young; da Bruce Springsteen a Sufjan Stevens.
«Uno spettacolo di musica e parole – raccontano i due chitarristi - una storia tra le storie, un pugno nello stomaco in forma di aneddoti, curiosità, leggende che parlano di città, sangue, polvere, strade, vagabondi e viaggiatori alla ricerca - come cantava Tom Waits - dei propri fantasmi del sabato sera… che altro non sono se non le piccole e grandi illusioni di tutti i giorni, tanto irresistibili quanto effimere».
Lunedì 15 aprile 2019 ore 21:00
Arteficio, via Bligny 18/L, Torino
Ingresso riservato ai soci Arci
10 euro con consumazione
Gigi Giancursi
voce, storie, chitarra
Oltre ad essere ancora oggi ricordato come ex-membro (storico) dei Perturbazione e come tassello imprescindibile all’interno della scena “indie” torinese - e non solo - degli ultimi vent’anni, Gigi Giancursi è un apprezzato direttore artistico di festival in Piemonte, produttore, musicista, presentatore, speaker radiofonico e… chi più ne ha più ne metta.
Umberto Poli
voce, corde, effetti
Fondatore de lastanzadigreta e leader dei Gospel Book Revisited, Umberto Poli (Torino, classe 1983) è chitarrista, compositore, giornalista e polistrumentista: da sempre suona e trasforma in blues tutto ciò che abbia le corde passando con disinvoltura e originalità dalla chitarra elettrica a quella acustica, dal cigar box all’ukulele, dalla weissenborn al più rudimentale coffee can.