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Politica | 03 febbraio 2017, 14:26

Guerra Donbass, appello contro bombardamenti ucraini

L'appello di politica, cultura, economia parte dalla rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia. Le parole di Maurizio Marrone

Guerra Donbass, appello contro bombardamenti ucraini

Lo spaventoso numero di vittime, anche civili, che ha ripreso a soffrire la popolazione del Donbass da quando l’esercito ucraino ha scatenato la nuova offensiva militare, non deve lasciare indifferente l’Italia: per questa ragione la Rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia, aperta recentemente a Torino, ha radunato oltre un centinaio di persone per informare sui bombardamenti e gli attacchi di fanteria e carri armati scagliati sotto gli occhi di un OSCE inerte e silenziosa contro quartieri residenziali della DNR abitati da civili, distrutti dall’artiglieria e rimasti senza luce e acqua.

Una vergogna che ha spinto personalità del mondo italiano della politica, della cultura, dell’economia a lanciare un appello contro i nuovi crimini di guerra del governo golpista filo UE e filo NATO di Kiev: Maurizio Marrone, Consigliere Regionale del Piemonte e presidente della Rappresentanza DNR in Italia, il celebre scrittore Nicolai Lilin, autore di Educazione Siberiana, il saggista e primate della Chiesa ortodossa italiana Alessandro Meluzzi, l’economista Paolo Turati hanno preso posizione contro la guerra scatenata nuovamente contro le Repubbliche del Donbass, punite solo per aver reclamato la propria indipendenza, la propria identità e l’amicizia con la Russia e hanno condannato quelle lobby finanziarie (fondi internazionali e ong riconducibili a Soros) e politiche (Obama, Clinton, il repubblicano McKaine, il PD e i Radicali in Italia) che soffiano sul fuoco di una nuova guerra fredda contro la Russia, nonostante la vittoria elettorale di Trump.

A conclusione dell’incontro Marcello Berera ha illustrato le missioni umanitarie del Coordinamento solidale per il Donbass e della Onlus Orizzonte solidale per la popolazione civile stremata dal conflitto, con particolare riferimento ai bambini. 

"In particolare ci indigna la prova filmata della presenza di veicoli e personale OSCE in mezzo ai carri armati ucraini che hanno assaltato Avdiivka: lascia dubitare fortemente sul ruolo imparziale e di pace che quella istituzione europea dovrebbe svolgere nell’area del conflitto", conclude Marrone.

c.s.

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