"I primi sei mesi di governo della Giunta Appendino rappresentano un nulla di fatto. Dov'è la "rivoluzione" amministrativa e politica promessa dai pentastellati in campagna elettorale? Non pervenuta. La sindaca e la sua squadra hanno traccheggiato e hanno vissuto sul lavoro fatto, nel bene e nel male, negli anni precedenti. Che cosa succederà quando la nuova amministrazione dovrà fare finalmente tutto da sè, affrontare i problemi della nuova e vecchia povertà, dell'occupazione, del degrado?".
Il capogruppo di Forza Italia, commenta così il lavoro della Giunta comunale di Torino, svolto nel 2016.
"Non è molto elegante, da parte della prima cittadina, appropriarsi dei meriti del Piano Periferie, quando i 18 milioni di fondi arrivano dal governo grazie a un percorso fatto precedentemente. E la vicenda dei debiti comunali? Su questo - aggiunge Napoli - è necessario sia fatta chiarezza. Cosa si intende fare con il nuovo bilancio? Non è ammissibile un aumento del debito, nemmeno, come propone il Pd annunciando una "sospetta" collaborazione con la Giunta, se i mutui dovessero coprire eventuali buchi fuori bilancio. Troppo comodo da parte dei democratici lanciare un'ancora di salvezza solo per coprire le loro passate responsabilità!".
"La mancata rivoluzione grillina passa anche attraverso la politica del gambero, fatta di passi avanti e indietro, su temi come l'ex area Westinghouse, sull'ampliamento della grande distribuzione, su Corso Grosseto, sulle mense scolastiche. Che dire, poi, della vicenda confusa che si colora oggi di tinte inquietanti, dei mercatini di Natale?", commenta il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico.
"La città si trova alle prese con una crisi non ancora superata, anzi. Settori come l'edilizia e l'export, ma anche il commercio - osserva Napoli - stanno vivendo momenti difficili. Così come l'occupazione giovanile e fasce di popolazione che si trovano all'improvviso a far parte dei nuovi poveri. Per problemi di questa ampiezza, non bastano certo le sparate propagandistiche, i proclami di guerra alle grandi (e utili) opere o alle alghe infestanti nel Po. La Giunta comunale deve capire realmente i bisogni dei cittadini e mettere in campo una seria programmazione, raccordandosi anche con le altre istituzioni e con le categorie produttive".
"La sindaca ascolti le proposte delle opposizioni, e in particolare di Forza Italia. Il nostro partito negli ultimi mesi, grazie anche all'operato del commissario Davide Balena e di tutti i quadri e i militanti, ha vissuto in presa diretta i problemi della città, con una presenza capillare circoscrizione per circoscrizione - conclude Napoli - e con una unitarietà di intenti i cui risultati si sono visti anche in occasione della vittoria del No al referendum. Alla sindaca Appendino mi permetto, pertanto, in vista del 2017, di suggerire di non chiudersi nelle sale di Palazzo Civico, ma di prendere coscienza di persona, e non solo a parole, delle preoccupanti criticità sociali che toccano tantissimi torinesi".
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